sabato 1 maggio 2021

Il basilico di Palazzo Galletti

Il Basilico di Palazzo Galletti
Giuseppina Torregrossa
pag. 256
ed. Mondadori
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04/2019

Come si sceglie un libro? Ma poi siamo proprio sicuri di essere noi a scegliere un libro?
Non é che magari é proprio il libro in questione che ci chiama, che ci manda messaggi?
Io sono sempre più convinta che il libro di cui abbiamo bisogno ci capiti nel momento giusto.
Avevo visto questo libro in libreria in diverse occasioni, ero attratta dalla copertina, ho letto la trama, sembrava interessante.
Ma come ogni volta che entro in libreria, mi devo dare un freno, prendo nota di parecchi titoli che poi cercherò nella fornitissima biblioteca cantonale di Lugano e mi concedo solo un libro, e non era mai il momento.

Poi come tutti gli anni, un gruppo di amici verso maggio fa un giro in Sicilia in moto, alcuni di loro me ne parlano già da settimane prima con un tono di aspettativa che mi fa venir voglia di partire, se non fosse per il piccolo particolare che ho una paura tremenda ad andare in moto, e che comunque é una vacanza di soli colleghi di lavoro.
I giorni che precedono la partenza, la loro, riescono a trasmettere un'allegria da giorno prima delle vacanze anche a me che rimango qui a lavorare, a un paio di loro chiedo di pubblicare fotografie e aggiornamenti così che possa virtualmente gustarmi il viaggio.

Comincia così la mia settimana siciliana vissuta a Lugano, con tanto pesce, pesto alla trapanese, visite a quel negozio sotto la Cattedrale di Lugano che vende cannoli.
Ed é in questo momento che mi viene in mente il libro "Il basilico di palazzo Galfetti".
Vado in libreria e lo prendo, ed é stata la scelta perfetta!
Fin dalle prime pagine sono stata catapultata nel calore delle persone, nel caos della città e nei profumi della Sicilia.
Non importa se questo non é il suo primo libro, non importa se questo fa parte di una serie e mi sa che ho cominciato dal secondo, posso solo dire che mi é piaciuto moltissimo.
L'idea di avere ancora diversi libri suoi da leggere mi riempie di gioia e di aspettativa, tanto quanto il viaggio in Sicilia che sono sicura farò.

La trama la rubo qui:
L'estate avvampa a Palermo, la terra è arida e i bacini a secco. Dai rubinetti, come sempre in agosto, l'acqua scende appena, sui marciapiedi l'immondizia fermenta rendendo l'aria irrespirabile, e a nulla servono preghiere e invocazioni a santa Rosalia affinché faccia piovere. I poveri si muovono nei bassi come fantasmi nella polvere, i più abbienti hanno già lasciato i quartieri alti per le loro ville al mare. Nell'attesa della festa in onore della patrona della città, Marò, da poco promossa a capo del gruppo "antifemminicidio", porta avanti con riluttanza una nuova complessa indagine su un omicidio avvenuto il giorno di Ferragosto. Non attraversa un periodo felice, la commissaria. La promozione, anziché gratificarla, l'ha resa insicura, come non si sentisse all'altezza di quella nuova responsabilità - e in cuor suo desidera smettere "la pesante divisa da poliziotta, per vestire i panni più leggeri della cuciniera" -; la turbolenta relazione con Sasà, sempre più intrattabile da quando il questore l'ha spedito in un sonnacchioso commissariato dove nulla funziona e nulla accade, pare volgere al tramonto fra risentimenti, incomprensioni e défaillance sessuali. Gli anni passano veloci, troppo, e forse quell'uomo bizzoso, un tantino rozzo e grossolano, è l'ultima possibilità che le rimane di crearsi una famiglia. È per questo, perché la sua vita è a un punto morto, che Marò avrebbe preferito non occuparsi del caso? Intanto l'indagine, inaspettatamente, le sta mettendo sotto il naso man mano elementi che sembrano avere bizzarre implicazioni con la sua vita privata. Quale svolta l'attende in fondo a questa estate "che non lascia presagire nulla di buono"?

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