sabato 3 novembre 2012

Vecchioni, Vecchioni


Caro Roberto,

l'altra sera sono venuta ad un tuo concerto, qui da noi in Ticino.
In questi ultimi anni ogni tanto ho preso un biglietto per un concerto, ponderando molto la mia scelta, in fondo i biglietti spesso costano cari e non sempre si può vedere tutto quello che si vuole.

Gli ultimi che ho visto sono stati Dalla e De Gregori, Ute Lemper e Paco De Lucia, quattro grandi di cui la musica mi piace moltissimo.
Sono andata a prendere dei biglietti per i Fichi d'India, per una serata con mio marito e le mie figlie, ma ho visto sul cartellone che tu saresti venuto qui a pochi passi da me, e così di botto ho deciso : 3 biglietti per i Fichi d'India e uno per Vecchioni.
Mi è dispiaciuto un po' il non aver trovato nessuno che mi accompagnasse, ma in un secondo tempo mi ha fatto piacere poter gustare le tue canzoni tutta sola, oddio proprio tutta sola non direi visto che il Fevi era pieno di gente di tutte le età.
Tutto il ricavato andrà in beneficenza a favore di associazioni che si occupano dell'infanzia, e già questo la dice lunga.

Come in ogni concerto di un cantante di lungo corso mi aspettavo di sentire i tuoi "evergreen", alcuni li hai fatti, anche se in una chiave un po' riadattata, ma parecchie altre canzoni non le conoscevo, questo in un primo momento mi ha lasciato un po' spiazzata,
ma come, mi dicevo, io sono venuta ad ascoltare e a cantare (!?!) le canzoni sue che amo e lui canta quelle che io non conosco?,
ma in un secondo tempo le ho aprezzate moltissimo, e sono sicura che a Natale mi farò regalare il CD nuovo.

In questa lettera mi permetto di darti del tu perchè dopo il concerto dell'altra sera mi sembra di essere tua amica, ti sei messo a nudo, hai parlato della tua famiglia, ci hai raccontato dei tuoi dolori, così simili ai nostri, ci hai spifferato qualche tua piccola mania.
Ci hai fatto ridere e ci hai commosso.

Lo so che giocare con le parole sono il tuo lavoro, ma tu sei davvero bravo, anche se non hai bisogno che te lo dico io.
Dopo un concerto così emozionante ti perdono l'uscita poco felice che hai fatto da Fazio dicendo che voi in Italia non avete bisogno che dall'Europa nessuno con le loro banche e banchette vi deve insegnare niente, era riferito alla Svizzera?
Ti perdono anche le parecchie parolacce, a me danno fastidio, ma si sa oggi si usa così ...
Una cosa che mi ha dato un po' più fastidio invece è che non hai cantato la mia canzone preferita "L'uomo che si gioca il cielo a dadi" , ma sai com'è, se dovevi cantare tutte quelle che hai scritto, dovevi stare qui una settimana, visto che se non erro sono ben 280 !!!

Comunque grazie mille per questa tua espatriata alla fine di un lunghissimo tour, mi hai molto emozionato, e non preoccuparti se torni, io,  e sono sicura anche tutti quelli che c'erano al Fevi, saremo li ad applaudirti !

Leyla

P.S. magari non al Fevi, che con tutte le seggioline allineate e allo stesso livello hanno tolto moltissimo alla serata, visto che dopo le primissime file, mi dicono occupate da tre ore, non si vedeva niente, ma per fortuna noi eravamo li per ascoltarti.