giovedì 5 settembre 2013

53 - Costretta al silenzio

 
 
Costretta al silenzio
Linda Castillo
pag. 419
Fanucci Editore
 
Ho letto moltissimo fino a metà giugno, ma poi non so perché ho rallentato, di solito durante le vacanze si ha molto più tempo per leggere, e il tempo non mi è di sicuro mancato, complici anche parecchi viaggi in treno, eppure da parecchio tempo mi sto trascinando dei libri.
Di solito leggo un libro alla volta, se non mi piace molto cerco comunque di finirlo, lo so che c'è il diritto di lasciare un libro a metà, ma proprio non ce la faccio ...
Attualmente ho sul comodino 4 libri cominciati e continuo a rimandarli, non mi decido a finirli e non mi viene molta voglia di leggere niente altro.
 
Il primo è "Il gioco di Gerald" di Stephen King, che a dire la verità non so nemmeno dove l'ho messo, ma è quasi un anno che ce l'ho in lettura e proprio non mi manca.
 
Il secondo libro è molto interessante ed è "Il Duca" di Piero Gattari, parla della vera storia di Federico di Montefeltro, duca di Urbino.
L'argomento mi piace molto, sono un appassionata delle biografie storiche, trovo però che lo stile narrativo sia un po' troppo infarcito di dettagli su altri personaggi e sulle varie battaglie e che dia un po' troppo spazio a tutto il contorno e tralasci spesso il vero protagonista di questa biografia.
 
Il terzo è "The restaurant Man" di Joe Bastianich, il libro è interessante e tratti di temi inerenti al mio lavoro, ma Bastianich è arrogante e presuntuoso, moltissime cose che lui spaccia per sue idee o sue invenzioni si usavano già trenta anni fa negli alberghi e ristoranti dove ho fatto gli apprendistati ...
 
Il quarto è "Scentology" di Jenna Miscavige Hill ed è la storia narrata direttamente da Jenna, nipote del big boss di Scientology, molto interessante l'argomento, ma ripete spesso gli stessi concetti ed è molto ricco di dettagli irrilevanti che appesantiscono un po' la lettura.
 
Lunedì stavo raccontando appunto a mia sorella di questa mia fase di calma piatta letteraria, c'è il blocco dello scrittore, io ero sicura di avere quello del lettore, quando lei mi da il pacchetto per il mio compleanno, che conteneva una bellissima foto di noi due assieme e tre libri, uno dei quali "Costretta al silenzio" di Linda Castillo e mi dice che con questo libro il blocco mi sarebbe di sicuro passato.
Come mi conosce bene !!! Ho letto in due sere le 419 pagine ed ero dispiaciutissima di averlo finito quando ho scoperto che questo è il primo di una serie di Thriller ambientati in Ohio in cui una comunità Amish e la popolazione inglese vivono a stretto contatto.
Mi è piaciuto moltissimo e non vedo l'ora di leggere il secondo romanzo, per ora da noi il terzo non è ancora stato pubblicato.
Molto bello e scorrevole lo stile di questa scrittrice, ti viene voglia di leggerne ancora solo una pagina e ti ritrovi a mezzanotte con gli occhi che ti si chiudono e tu che non vuoi mollare.
 

Questo libro partecipa a "100 libri in un anno", "Tributes Reading Challenge", "Reading Challenge 2013", "Woman Challenge".

52 - Il ritorno del soldato


Il Ritorno del Soldato
Rebecca West
pag. 144
Ed. Neri Pozza

Mentre stavo per fare un viaggio in treno mi sono accorta che non avevo con me nessun libro, e mi sono lasciata conquistare da questo romanzo piccolo piccolo.
All'inizio questo libro mi sembrava un po' un Harmony storico ambientato durante la prima guerra mondiale, ma mentre lo si legge si intuisce che la storia non avrà il finale classico e che la guerra riesce a ferire le persone in molti modi, e spesso le ferite che non si vedono sono quelle che fanno più male.
Quando l'ho finito ho avuto voglia di guardare il film "Sommersby" dove Richard Gere interpreta un soldato che torna a casa dal fronte, ma dove non tutto è come sembra.
Ho trovato alcune parti un po' noiosette, soprattutto quando la cugina si lascia andare a pensieri bui e troppo introspettivi che appesantiscono la lettura, comunque molto scorrevole.

Trama dal sito dell'editore.
La Grande Guerra è scoppiata, e per la prima volta l'intera generazione maschile inglese, borghese e aristocratica, si ritrova in trincea. Le donne restano sole a fare da capofamiglia o vengono catapultate fuori della cerchia domestica in ruoli prima impensabili: guidano autoambulanze, vestono abiti maschili, assistono i soldati, curano e alleviano le ferite di poveri corpi.
Jenny e Kitty no. Loro vivono la loro vita di sempre da quando Chris, cugino della prima e marito della seconda, è andato a fare il suo dovere sul fronte francese.
Vivono nella bella casa di Baldry Court che Chris, dopo il matrimonio, si è deciso a ricostruire affidando i lavori a un gruppo di architetti che, in possesso di un meticoloso occhio da «manicure», ha rimodellato quella vecchia dimora in una residenza degna di innumerevoli servizi fotografici sulle riviste illustrate.
In questo universo chiuso, quasi claustrofobico si aggira Kitty che, capelli biondi sciolti sulle spalle e giacchettine di seta ricamate a boccioli di rosa, tenta di rimuovere il lutto per il figlio prematuramente scomparso. Nel guscio lucido ed elegante di Baldry Court, Jenny coltiva, invece, in sottile complicità con Kitty, il suo amore inconfessato per il cugino Chris. Il fragile eppure perfetto equilibrio viene rotto il giorno in cui compare nell'algido salotto di Baldry Court Margaret Grey, una donna che, benché abbia un corpo ben fatto, è così trascurata nell'aspetto da apparire agli occhi di Jenny e Kitty come un bel guanto che, caduto dietro il letto, si trasforma in un oggetto orribile coperto di polvere e lanugine. Margaret annuncia alle due donne che Chris, colpito da «shock da bombardamento», ha perduto la memoria. Jenny e Kitty mostrano di non credere minimamente al racconto della sgraziata sconosciuta. Quando il capitano ritorna, però, le due donne si ritrovano davanti alla più crudele e inaspettata realtà: Chris non ricorda nulla di Kitty e della sua algida e lunare bellezza.
Della devota Jenny, poi, conserva soltanto la vaga immagine di una compagna d'infanzia. I ricordi del soldato si fermano soltanto al suo grande amore di quindici anni prima, a quella che appare essere l'unica donna della sua vita: Margaret, la ragazza precocemente invecchiata, la più improbabile delle rivali.



Questo libro partecipa a "100 libri in un anno", "Tributes Reading Challenge", "Reading Challenge 2013", "Woman Challenge".

mercoledì 4 settembre 2013

51 - Oltre la rottamazione


Oltre la rottamazione
Matteo Renzi
pag. 112
Mondadori

Non so perché mi piace Matteo Renzi, o meglio so perché mi piace adesso, ma fin da subito quando l'ho visto la prima volta mi sono detta : "ecco un politico diverso".

Sarà stata la sua aria da bravo ragazzo, da scout under 40 come si definisce lui...
Sarà perché al contrario di quello che lui dice la politica non è un fatto anagrafico, conta certo l'esperienza, ma conta moltissimo anche la voglia di cambiare, di rinnovare, di non volersi sedere sugli allori...
Sarà che ha fatto suo il motto "Lasciate questo mondo migliore di come l'avete trovato" di G. Baden Powell, fondatore degli scout...
Sarà che a vederlo girare a Firenze in bicicletta c'ha quell'aria da fiorentino al lavoro...
Sarà che è il sindaco della mia città preferita...

Ma di sicuro dopo aver letto il suo libro e aver seguito la sua pagina FB so che mi piace per quello che pensa, per come lo dice, ma soprattutto perché "FA", e questo non è da tutti.

Un post nato per parlare di questo libro che ho divorato in poche ore, al quale ho fatto cose che mai nella mia vita avevo fatto ad altri (tipo orecchie e sottolineature, molte sottolineature), si sta trasformando nella prossima campagna elettorale per il sindaco Renzi, tranquilli io non posso nemmeno votare in Italia ;) e dei partiti italiani non capisco praticamente nulla, e se devo dirla tutta ho un po' gufato contro di lui quando si parlava di una poltrona a Roma, spero che mi scusi, ma volevo tenerlo lontano ancora un po' dalla fossa delle iene (lo so che erano leoni, ma al giorno d'oggi ...)

Il suo libro mi è piaciuto molto, è un libro positivo, che mi ha fatto ridere e sorridere, mi ha fatto capire meglio certi meccanismi assurdi della politica, mi ha fatto quasi annegare nella complessa burocrazia italiana ma soprattutto mi ha dato parecchi spunti di riflessione.

Ho amato moltissimo il racconto vero sulla Signora Rita, che si lamenta di tutte le mancanze vere o presunte di Matteo Renzi, ma appena un giornalista prova ad attaccarlo lei controbatte : "Fermo lì, te. Come ti permetti? Il mio sindachino me l'offendo da sola"

Ecco alcune frasi che mi sono rimaste "attaccate" di questo libro :
  • preferisco ammirare che invidiare
  • un leader  è chi leggendo i sondaggi, prova a cambiarli, non a contestarli
  • quando si sbaglia si usa sempre l' "io", quando si vince si usa sempre il "noi"
  • nell'esperienza da sindaco, agisco laicamente : ho giurato sulla Costituzione, non sul Vangelo. Rappresento la città, tutta intera, non solo quella che va a messa la domenica.
  • occorre far sì che il domani torni a essere il domani. Che esprima un'idea di Italia non solo per i prossimi tre mesi, ma magari per i prossimi venti anni. Un paese che non stia a piangere sui cervelli in fuga ma che provi ad attrarre i cervelli di chi vuol venire.
  • ... guardandoci allo specchio la mattina dobbiamo abituarci a pensare che le scelte per un Paese non si fanno per le elezioni successive, ma si fanno per le generazioni successive.
Come mi piace questo sindachino che dice :

Il futuro è passione, è sfida, è curiosità
 
 

Questo libro partecipa a "Io leggo italiano""100 libri in un anno", "Tributes Reading Challenge", "Reading Challenge 2013".