sabato 29 febbraio 2020

I dieci figli che la signora Ming non ha mai avuto


I dieci figli che la Signora Ming non ha mai avuto
Erich-Emmanuel Schmitt
ed. E/O
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Mi sono iscritta all'ultimo momento ad una sfida di lettura su Instagram #viaggiatoritralerighe, il libro di febbraio ha come tema "In Cina per il Capodanno".
Se devo essere sincera, tanto quanto il libro precedente era ambientato nei luoghi dove sono cresciuta, questo appartiene ad una zona che conosco molto poco, a parte aver frequentato qualche ristorante cinese in cui ultimamente vado poco dopo aver scoperto la cucina giapponese.

Anche la letteratura cinese non mi ha mai preso molto.
Ma nel mio carattere c'é sempre la voglia di fare le cose per bene, e così a pochi giorni dalla fine di febbraio, mi inserisco nella sfida e prendendo due piccioni con una fava, comincio questo libro di Erich-Emmanuel Schmitt che era già nella mia lista dei desideri.

Il libro narra della strana amicizia fra la signora Ming, addetta ai bagni degli uomini e il protagonista della storia, che si trovano a parlare dei dieci figli della Signora Ming.

La signora Ming in ogni discorso inserisce delle piccole perle di saggezza che mi hanno ricordato molto "L'eleganza del riccio" e nonostante sia un libro molto breve, circa 130 pagine, ne ho sottolineate parecchie.

Il libro fa parte del "Ciclo dell'invisibile" scritti da Erich-Emmanuel Schmitt:

Milarepa
Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano
Oscar e la dama in rosa
Il bambino di Noè
Il lottatore di sumo che non diventava grosso
I dieci figli che la signora Ming non ha mai avuto

10/2020
Sfida personale 169. Un libro del ciclo dell'invisibile di Erich-Emmanuel Schmitt

Cosa ho imparato?
Le frasi che la Signora Ming dice nel libro sono massime di Confucio, e sono sempre attualissime e applicabili ai giorni nostri.

    venerdì 28 febbraio 2020

    Le otto montagne


    Le otto montagne
    Paolo Cognetti
    ed. Einaudi
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    Leggo spesso critiche a chi é pro o contro i premi letterari, ma ancora più spesso la gente non é d'accordo con chi vince il premio.
    Per curiosità sono andata a leggere tutti i vincitori del premio Strega, e anche i finalisti, e a parte uno di Simona Sparaco, non ne ho mai letto nessuno.
    Come in tutte le cose che faccio ho deciso di colmare questa lacuna, anche perché ho preso questa decisione dopo aver letto "Le otto montagne".

    Fin dalle prime pagine mi sono sentita immersa nella mia infanzia, mi ha riportato alla memoria tutte le cose che mi facevano, e mi fanno ancora oggi, stare bene: le passeggiate in montagna, l'avvicendarsi delle stagioni, i temporali estivi, il cambio dei colori in vista dell'autunno, le prime nevicate, i primi accenni di primavera, le dighe costruite nei torrenti, le sfacchinate per arrivare al "Popin" dove il premio per la fatica era una vista mozzafiato, cercare di riconoscere gli alberi dalle foglie e dai tronchi, le capanne nei boschi, i frutti dati dalla natura e mangiati direttamente dall'albero, meravigliarsi davanti gli animali selvatici, le chiacchere attorno al fuoco, i pranzi semplici, giocare a carte per ore, bere il latte appena munto, vedere un vitellino appena nato, mio nonno che ci insegnava a riconoscere i nidi e che ci spiegava gli eclissi, imparare tutto sulle api e aiutare nella preparazione del miele, fare la legna, aiutare nella fienagione.
    Passavo le giornate in compagnia dei miei fratelli e cugini allo stato brado, l'unica regola era "non farsi male".
    Ho trovato questo libro di una semplicità ammaliante, talmente coinvolgente da farmi provare le stesse sensazioni di benessere che provavo allora, gli stessi profumi che mi riempivano il cuore, la stessa felicità.
    Mi é sembrata una poesia dalla prima all'ultima parola, molto ben scritto, delicato, da cui si evince la forza che si può trarre dalle proprie radici.

    09/2020
    Sfida personale: 58. un vincitore del premio Strega

    Cosa ho imparato?
    Ho imparato che le montagne sono parte della mia vita, che essere cresciuta a stretto contatto con la natura é stata una grande fortuna e mi ha dato la possibilità di vivere cose di cui gli altri possono solo leggere e ho avuto la conferma che i veri piaceri della vita sono veramente a portata di mano.

    giovedì 27 febbraio 2020

    I bambini di Svevia


    I bambini di Svevia
    Romina Casagrande
    ed. Garzanti
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    Penso che questo sia un po' il libro del momento, lo si vede ovunque, e diversi blog ne parlano, e nonostante io di solito ci metto molto di più a dare fiducia ad un libro, devo dire che non appena l'ho visto fra i "nuovi acquisti" in biblioteca l'ho preso subito.
    Non mi sono nemmeno fatta spaventare dalle 400 pagine circa e dal poco tempo a disposizione in quanto il libro é prenotato per fine febbraio.
    In effetti dopo aver letto per anni libri anche molto voluminosi, il blocco della lettrice sono riuscita ad arginarlo in parte scegliendo libri non troppo copiosi e in parte comprando degli occhiali da lettura, ma questa é un altra storia...

    Fin dalle prime pagine il libro mi ha preso benissimo, la storia della piccola Edna arrivata in una fattoria della Svevia a dieci anni, intrecciata con la Edna di oggi, quasi novantenne mi ha tenuta incollata in ogni momento libero.
    Il suo viaggio con Emil, uno spennacchiato papagallo che aveva salvato con Jacob quando erano tutti e due bambini, é stato anche il mio viaggio, grazie alla cartina disegnata sulla copertina ho potuto essere al suo fianco, come se stessi leggendo la sua di mappa.
    Ho amato i protagonisti che man mano le si affiancavano, e mi sono anche un po' ritrovata in questa Edna anziana, in quanto spesso mi piace parlare con le persone che incontro e che non conosco, quasi sempre ne escono piccoli spaccati di vita che mi fanno conoscere le persone sotto altri aspetti e che mi fanno capire che dietro ognuno di noi c'é una storia, un vissuto.

    Mi ha solo lasciata un po' perplessa il finale del libro, che non svelerò per non anticipare nulla a chi non ha ancora letto, ma l'ho trovato un po' controcorrente rispetto a tutta la storia.
    Nonostante questo, rimane di sicuro uno di quei libri che vorrei far leggere a tutti!

    08/2020
    Sfida personale: 99. un libro con uno o più bambini protagonisti
    Foto: Parco giochi del Parco Ciani, Lugano

    Cosa ho imparato?
    Sono venuta a conoscenza della storia dei bambini di Svevia, una pagina dolorosa nel passato di molte famiglie, di cui non avevo mai sentito parlare.

    domenica 23 febbraio 2020

    Libri in transito

    foto presa da qui.
    Ho deciso di riprendere e aggiornare queste mie tradizione che avevo qualche anno fa.
    Ogni settimana, normalmente la domenica, ma non per forza, aggiornerò la lista dei libri che stanno transitando in casa, questo più che altro per tenere d'occhio "lo spaccio" di libri a cui sono molto volontariamente sottoposta.
    1. Libri presi in biblioteca
    • "Le otto montagne" di Paolo Cognetti
    • "L'incredibile cena dei fisici quantistici" di Gabriella Greison
    2. Libri ricevuti in prestito
    • "Insonnia" di Tahar Ben Jelloun
      3. Libri acquistati

      4. Libri in procinto di partire
      • "I bambini di Svevia" di Romina Casagrande
      • "La chiave segreta e il mistero che svelò" di Louisa May Alcott
      5. Libri partiti durante la settimana
      6. Libri letti
      • "I bambini di Svevia" di Romina Casagrande
      • "La chiave segreta e il mistero che svelò" di Louisa May Alcott
      7. Libri in lettura
      • "Le otto montagne" di Paolo Cognetti
      • "Insonnia" di Tahir Bel Jelloun

      E voi? di quali libri vi siete arricchiti questa settimana ? E quali avete lasciato liberi?

      venerdì 21 febbraio 2020

      Le follie di Brooklyn



      Le follie di Brooklyn
      di Paul Auster
      ed. Einaudi
      ****

      In tutta la mia vita non ho mai riletto un libro, o se l'ho fatto non me lo ricordo.
      Negli ultimi tempi mi é successo tre volte!
      Il motivo per cui non rileggo mai, é che ho talmente tanti libri che non vedo l'ora di leggere che mi spiace "perdere tempo" su qualcosa di cui conosco già la trama.
      Ma se devo essere sincera, per tutti e tre i libri, non mi é sembrato di aver perso tempo, anzi, ho ritrovato luoghi e persone che mi avevano fatto star bene.

      Un mesetto fa ho aperto la pagina di Timo e rosmarino su Instagram e da subito ho trovato una marea di persone che come me ama i libri, e come se ce ne fosse bisogno ho allungato a dismisura la mia notevole lista di libri dei desideri.
      Fra questi nuovi ispiratori, sono incappata nel gruppo #ioleggoeinaudi che propone di leggere un libro edito da Einaudi al mese.
      Questo l'elenco:

      Febbraio: "Follie di Brooklyn" di Paul Auster
      Marzo: "Confidenze" di Domenico Starnone
      Aprile: Novità 2020
      Maggio: "I miei genitori non hanno figli" di M. Marsullo
      Giugno: "L'animale morente" di P. Roth
      Luglio: Novità 2020
      Agosto: "Il treno dei bambini" di V. Ardone
      Settembre: "Almarina" di V. Parrella
      Ottobre: Novità 2020
      Novembre: "Persone normali" di S. Rooney
      Dicembre: "Norvegian wood" di H. Murakami

      Ho deciso di iscrivermi perché diversi dei titoli proposti erano già nella mia lista dei desideri, ma anche perché altri sono un po' fuori dalla mia comfort zone, cosa che spesso mi ha permesso di scoprire scrittori a cui non avre mai dato delle possibilità, ma che poi mi hanno piacevolmente sorpreso.

      Il primo libro proposto é appunto "Le follie di Brooklyn" che ho letto a fine 2016 e che mi era piaciuto moltissimo.
      Avevo deciso di cominciare da marzo, ma poi visto che avevo ancora il libro, ho deciso di leggerne qualche pagina al giorno, per rinfrescarmi la memoria e per poter partecipare alla discussione a fine mese.
      Pensavo di diluirlo fra i libri che ho in lettura, invece le poche pagine previste al mattino con la prima tazza di te sono diventate parecchie e l'ho (ri)letto in pochi giorni.
      Mi é piaciuta la storia, l'ironia di Paul Auster, la descrizione dei personaggi e il suo stile di scrittura.
      Mi sono chiesta spesso perché  non ho letto altri libri suoi in questi tre anni, ma di sicuronon lascerò passare altri tre anni.

      07/2020
      Sfida personale: 118. Un libro che ho già letto

      Cosa ho imparato?
      Che rileggere i libri può essere molto piacevole

      giovedì 20 febbraio 2020

      L'amore è un difetto meraviglioso

      L'amore è un difetto meraviglioso
      di Graeme Simsion
      pag. 303
      Ed. Longanesi
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      Ho amato moltissimo questo libro.
      Don é un professore universitario che vive la sua vita seguendo degli schemi rigidi da lui stesso stabiliti, e dove c'é poco spazio per l'improvvisazione.
      Le sue giornate sono regolate come un orologio da quello che deve fare e quello che deve mangiare.
      Don dice sempre quello che pensa, cosa che gli crea parecchi problemi a socializzare, in effetti ha solo due amici, ai quali comunque creerà problemi per la sua schiettezza.
      Un giorno decide di intraprendere "Il progetto moglie", ma non sarà facile trovare una persona che viva secondo i suoi schemi, per questo motivo stila tutto un elenco dei requisiti che la futura moglie deve avere, peccato o per fortuna che nella vita le cose non sempre vanno come si programmano e Don incontra Rosy, dando il via a tutta una serie di circostanze divertenti.
      Don riuscirà a incanalare Rosy nella sua routine o sarà piuttosto Rosy ad incasinare la vita di Don?

      Penso che Don, come Stoner e Elianor Oliphant sia uno di quei personaggi che mentre leggi il libro lo ami, lo odi, ti fa arrabbiare, ma poi se ti metti nei loro panni capisci che per loro, come per milioni di altre persone, la vita é una strada in salita, e alla fine del libro ti sembra di aver conosciuto un nuovo amico e ti dispiace lasciarlo andare.

      Cosa ho imparato?
      Nella vita si possono fare mille piani e programmi, ma non si sa mai se effettivamente andranno come previsto.


      mercoledì 19 febbraio 2020

      Il socio

      Il Socio
      John Grisham
      ed. I Miti
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      Recensione molto, ma molto vecchia.
      Da quando mi ricordo ho sempre avuto un libro nella borsa, passo parecchie ore al giorno sui mezzi pubblici, o in attesa dei mezzi pubblici e per ingannare l'attesa leggo.
      Mi ricordo che parecchi anni fa, avevo finito un libro, ma considerando che ne avevo parecchi a casa in attesa, mi dispiaceva comprarne dei nuovi.
      Di ritorno da una visita in ospedale a mia nonna, con parecchio tempo da aspettare prima di rientrare a casa, a pochi giorni dalla nascita della mia prima figlia, entro in un'edicola, che all'epoca vendeva ancora prevalentemente riviste e racconto all'edicolante che per la prima volta da diverso tempo ero rimata senza il "sostegno" di un libro.
      Lui mi fa vedere una nuova serie di libri appena usciti, se non sbaglio in edizione ultraeconomica, e ne scelgo due, uno di Rosamunde Pilchner e l'altro "Il socio" di John Grisham.
      Comincio subito il primo, carino, ma dopo averne letti altri due di questa scrittrice, mi accorgo che non mi appassiona come dovrebbe, trovo il suo stile di scrittura un po' troppo descrittivo e mieloso, oltrettutto i libri mi sembrano tutti simili.
      L'altro libro, quello di Grisham, lo comincio il giorno prima di avere mia figlia, mi prende talmente tanto che non riesco a staccarmene, lo infilo nella borsa dell'ospedale e lo leggo voracemente in quei giorni bellissimi, tra le numerosi visite e le coccole alla mia piccola che dormiva moltissimo.

      Da quel giorno é nato il mio amore per John Grisham, che mi ha portato a leggere moltissimi suoi libri, anche se non tutti, per variare un po' le mie letture.
      Ne ho parecchi suoi che non ho ancora letto, ma che sono li in paziente attesa.

      Di sicuro uno scrittore molto prolifico, forse quello di cui ho letto di più, da parecchi suoi libri sono stati tratti film, che ho guardato solo dopo averli letti.
      Oggi, a distanza di poco più di 24 anni, posso affermare senza ombra di dubbio che é lo scrittore al quale sono rimasta più fedele, e che continuerò a seguire.
      Per parecchi anni, ogni anno al mio compleanno ricevevo il suo ultimo libro, che ovviamente divoravo in un attimo.

      Cosa ho imparato?
      A volte dare una chance ad uno scrittore sconosciuto o a un genere a noi inusuale può portare ottime sorprese.

      martedì 18 febbraio 2020

      La chiave segreta e il mistero che svelò

      La chiave segreta e il mistero che svelò
      Louisa May Alcott
      ed.
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      In questo periodo in cui tutti sono in lettura o rilettura del classico per antonomasia, Piccole Donne, ho trovato in biblioteca questo libricino di Louisa May Alcott, che racconta una storia breve, pubblicata recentemente ma scritta nel lontano 1867.
      La storia é carina, ambientata in Inghilterra in quegli anni e un mistero fa da sfondo a questo piccolo racconto che si legge in fretta.
      Mi é piaciuto il fatto che fino all'ultimo il mistero sembra abbastanza evidente, ma un piccolo colpo di scena alla fine cambia le carte in tavola.

      06/2020
      Sfida personale: 81. un libro scritto fra il 1700 e il 1900 (1867)
      Foto Foce del Cassarate, Parco Ciani, Lugano

      lunedì 17 febbraio 2020

      Un uso qualunque di te


      Un uso qualunque di te
      Sara Rattaro
      Ed. Giunti

      Ancora una volta Sara Rattaro si conferma una scrittrice in grado di catturarmi fin dalla prima riga.
      Amo moltissimo i suoi libri, mi piace moltissimo il suo stile, ma soprattutto mi piacciono gli argomenti che tratta, vita vera, fatti che possono succedere ad ognuno di noi, situazioni in cui la gente si rispecchia veramente.
      Sa trattare temi delicatissimi in maniera davvero interessante, spesso facendomeli vedere da un altro punto di vista.

      Trama
      Viola é la moglie di Carlo, che ha sposato ma che non ha mai amato veramente e che si prende i suoi spazi frequentando altri uomini.
      Viola é la mamma di Luce, che lei ama, ma che non sente come realmente sua, in quanto fa fatica ad entrare nel rapporto speciale che Luce ha con Carlo e si sente spesso come se lei fosse il terzo incomodo.
      Fino al momento in cui Carlo la chiama e le chiede di raggiungerlo all'ospedale, mentre lei é fra le braccia del suo amante del momento.

      04/2020
      Sfida personale: 23. un libro di una scrittrice che mi piace moltissimo

      domenica 16 febbraio 2020

      Libri in transito


      foto presa da qui.
      Ho deciso di riprendere e aggiornare queste mie tradizione che avevo qualche anno fa.
      Ogni settimana, normalmente la domenica, ma non per forza, aggiornerò la lista dei libri che stanno transitando in casa, questo più che altro per tenere d'occhio "lo spaccio" di libri a cui sono molto volontariamente sottoposta.
      1. Libri presi in biblioteca
      • "Storia ragionata della sartoria americana nel secondo dopoguerra" di Stefano Domenichini
      • "Germaine Johnson odia il martedì" di Kaherine Collette
      • "La vita in un istante" di Gabrielle Zevin
      • "Lacci" di Domenico Starnone
      • "Scherzetto" di Domenico Starnone
      • "La morte non é una cosa da ragazzine" di Alan Bradley
      2. Libri ricevuti in prestito
      • "Lutto alle pompe funebri" di Diego Bernasconi e Simona Torriani
      • "La promessa" di Friederich Dürenmatt
      • "Lettino" di Martha Medeiros
      • "Zia Mame" di Patrick Dennis
      3. Libri acquistati

      4. Libri in procinto di partire
      • "La donna é un'isola" di Audur Ava Olafsdottir
      5. Libri partiti durante la settimana
      • "Ti cucino per le feste" di Eleonora Postizzi (restituito alla biblioteca cantonale)
      • "Flavia de Luce e il delitto nel campo di cetrioli" di Alan Bradley (restituito alla biblioteca cantonale)
      • "Un uso qualunque di te" di Sara Rattaro (restituito alla biblioteca cantonale)
      • "La baracca dei tristi piaceri" di Helga Schneider
      • "Morte di uno scrittore" di Hakan Nesser
      6. Libri letti
      • "La baracca dei tristi piaceri" di Helga Schneider
      • "Un uso qualunque di te" di Sara Rattaro
      • "Morte di uno scrittore" di Hakan Nesse
      In lettura "I bambini di Svevia" di Romina Casagrande e vari altri cominciati e messi in attesa di ispirazione.

      E voi? di quali libri vi siete arricchiti questa settimana ? E quali avete lasciato liberi?

      venerdì 14 febbraio 2020

      Morte di uno scrittore




      Morte di uno scrittore
      Håkan Nesser
      Guanda
      ***/****

      Bellissima inziativa della Biblioteca Cantonale di Lugano.
      L'anno scorso la mese di dicembre hanno messo un tavolo all'entrata della biblioteca, con tantissimi libri impacchettati in carta da giornale e con una breve descrizione, separati per argomento.
      L'etichetta, molto carina e natalizia diceva "Prendi un libro al buio, mettilo sotto all'albero e spacchettalo a Natale", e così ho fatto.

      La Biblioteca della città si trova di fianco al liceo, avvolta nel bellissimo Parco Ciani, più di una volta dopo aver ridato i libri che ho letto, e averne presi in prestito dei nuovi, mi siedo fuori su una delle panchine a leggere.
      E' una biblioteca molto attiva, fanno diverse serate, incontri e conferenze.
      Al primo piano c'é sempre una mostra a tema, e nel piano riservato al prestito ci sono parecchi tavoli e postazioni di lavoro, un'emeroteca  fornitissima con distributori di bibite, ed é sempre molto frequentata dagli studenti del liceo
      Le mie cose preferite della biblioteca sono il corridoio di questo piano, in cui ci sono delle vetrine e ogni volta sono dedicate ad un argomento, ad esempio questa settimana il tema é "Le donne che hanno avuto un ruolo di rilievo nell'arte", l'altra cosa che mi piace molto é la libreria posta all'entrata in cui sono esposti i nuovi arrivi.
      Il personale é cordialissimo, e il prezzo veramente irrisorio della tessera per poter accedere al prestito da la possibilità a tutti di poter prendere libri in prestito,.
      La tessera costa Fr. 20.--, circa 18 euro, e dà diritto al prestito di libri per tutta la vita, massimo 10 libri per volta per un massimo di tre mesi per ogni libro.

      Dopo questo incipit poco breve, vi parlo del libro che c'era all'interno del mio pacco sorpresa.
      Avevo scelto dalla sezione "gialli nordici", quindi andavo un po' sul sicuro perché é un genere che mi piace sempre.
      Mi é capitato "Morte di uno scrittore" di Hakan Nesser, altro scrittore che mi é stato consigliato recentemente, e l'ho preso come un buon segno.
      Il libro mi é piaciuto, la storia abbastanza scorrevole e ci sono due racconti intrecciati, la morte del famoso scrittore di cui si parla nel titolo e la sparizione della moglie del traduttore dello scrittore, queste due cose sommate mi hanno spinto ad andare avanti.
      Ma, perché c'é un ma, a volte non capivo in che momento e dove era ambientato il paragrafo che stavo leggendo, e anche se alla fine a grandi linee si intuisce cosa é successo e cosa decide di fare il traduttore, non se ne ha la certezza, il tutto lasciato, secondo me alla nostra immaginazione.
      Ho trovato anche un po' noiose le parti in cui veniva citato il nuvo libro dello scrittore, parti essenziali per poter risolvere il mistero della sua morte.

      Riassumendo, un libro piacevole ma che mi ha lasciato con qualche perplessità, di sicuro leggerò altro di questo scrittore, soprattutto per capire se questo é il suo stile solito o se negli altri libri le cose sono più definite.

      05/2020
      Sfida personale: 168. un libro al buio