giovedì 30 settembre 2010

Pensieri


Ho visto questa frase spesso in facebook, e stamattina l'ho vista anche su un blog, siccome mi piace molto copio.

La vita non é aspettare che passi la tempesta, ma imparare a ballare sotto la pioggia.

a presto

Leyla

lunedì 27 settembre 2010

Random Act of Kidness

Il "compito" per il random act of Kidness di questo venerdì era di dedicare del tempo a noi stessi e di regalarci 10 minuti di vero divertimento e di raccontarlo.

Devo dire che riesco a ritagliarmi degli spazi da dedicarmi per cucire o fare cose che mi piacciono, ma venerdì mi sono concessa una bella passeggiata nel bosco, non ho trovato ne funghi ne castagne, ma mi sono rilassata moltissimo.
Mi dispiace solo non aver portato con me la macchina fotografica.
E' incredibile come non pensiamo mai a quanto bene possa farci stare a contatto con la natura, come sottovalutiamo la ricchezza che ci circonda.

Sono anche le piccole cose che ci arricchiscono la vita.
Le cose che mi hanno fatto stare bene della settimana scorsa sono :
  • la visita inaspettata del piccolo Elia
  • cucire con mia zia
  • i favori non richiesti che le mie ragazze mi fanno
  • incontrare uno zio che non vedevo da moltissimo tempo e chiacchierare per un'ora
  • mangiare lamponi, fichi e more direttamente dalle piante
  • una cena con gli amici condita da una marea di risate
  • una coppia di amici che si sta innamorando
  • raccogliere castagne d'india con Damiano
  • un pomeriggio ad una sagra di paese sempre con gli stessi amici
  • un buon giorno spiritoso da un collega
E voi che cosa avete fatto di bello per voi stessi? Vi siete dedicati del tempo?
Quali sono le cose che vi hanno fatto stare bene?

Ricordatevi che per fare stare bene le persone che amiamo dobbiamo prima di tutto stare bene noi stessi.

Buona settimana
Leyla

venerdì 17 settembre 2010

Random Act of Kindness

Seguo parecchi blog, uno di questi che leggo giornalmente é "La casa nella prateria", mi piacciono molto i post di Claudia e mi piacciono le sue iniziative.

Questa settimana in un post aveva parlato di Danny Wallace che ha costituito un gruppo e ha stabilito un giorno, il venerdì, per una buona azione nei confronti del prossimo.
Ha anche scritto un libro in cui si parla di come é facile fare una buona azione al giorno.

Claudia ha proposto di condividere questa bella iniziativa ogni venerdì, invitandoci a seguirla.
Per chi fosse interessato questo é il suo post che spiega bene di cosa si tratta, nel quale ci sono tutti i link per informarsi meglio e dove ci sono suggerimenti sulle buone azioni possibili.

Parla anche di un film "Un sogno per domani" che amo moltissimo e che ogni volta che passa in televisione guardo con molta commozione, che racconta di un ragazzino che propone un piano di "pay it forward" penso traducibile in italiano con "paga il favore".
In pratica dice che se lui fa tre favori o gentilezze a tre persone diverse, ed ognuna di queste persone a sua volta lo farà ad altre tre persone, i favori verranno distribuiti a macchia d'olio.
Un film assolutamente da vedere o da rivedere.

Recentemente ho letto anche un libro "Brodo caldo per l'anima", che mi é piaciuto molto, in cui vengono narrate brevi storie e alcune rientrano nel tema di questo post, ho visto che ne sono usciti altri due e sarà mia premura leggerli.

Sarà anche il libro che donerò, penso già di sapere a chi, quale gentilezza per questo venerdì.
Sul blog di Claudia questo venerdì c'é un bellissimo giveaway, basta lasciare un commento e regalare un libro, chiedendo alla persona a cui lo regalate di donare a sua volta un libro!
Pensate che magnifico effetto a catena potrebbe innescare.
Non mi iscrivo per raggiunti limiti di età delle mie figlie per il libro in omaggio, ma regalerò di sicuro un libro.

Mi auguro che parecchie di voi decidano di partecipare, perché fare una gentilezza non costa nulla, non ci prende troppo del nostro prezioso tempo, fa felice chi la riceve ma fa anche stare meglio noi che la facciamo.

Buon venerdì a tutti

Leyla

mercoledì 15 settembre 2010

Buona scuola

Dopo aver scritto il post sulle fasi delle vacanze, ho letto questo post, al quale sono arrivata tramite il blog La casa di Alchemilla.

In un post precedente parlavo della mia insegnate di cucito alle elementari, e di come nonostante tutto il cucito mi piaccia moltissimo ancora oggi.

Leggendo il post mi sono tornati in mente parecchi insegnanti che durante il mio percorso scolastico sono stati veramente dei Maestri per me, che mi hanno saputo comunicare una passione nella materia da loro insegnata, che mi hanno lasciato una voglia di approfondire e di imparare sempre.

Dalla maestra Rita dell'asilo, mio amica ancora oggi (e sono passati ben 35 anni), con la quale fino a giugno scorso approfittavo delle riunioni a scuola per rientrare a piedi e fare delle interminabili chicchierate.

In prima elementare Carmen, penso ai primi anni di insegnamento, per la quale non sono stata di sicuro un'allieva facile, sapevo già leggere e scrivere e penso che non ero facile da gestire, a casa parlo dialetto, e nonostante conoscessi bene l'italiano lo volevo parlare a tutti i costi anche a scuola !

Il resto delle elementari abbiamo avuto il maestro Dadò, che forse più di tutti ha saputo capire la mia curiosità, il mio voler sapere sempre di più e il voler imparare cose nuove.
Penso che mi abbia fatto venire una voglia di andare a scuola, un piacere nel sapere che conservo ancora oggi.

Alle scuole maggiori (oggi medie) ricordo con piacere il maestro Clementi, che incontro sempre con grande piacere e che si ricorda di tutti noi con una memoria incredibile;
Il maestro Mini, direttore della scuola, che ci insegnava geografia, materia da me adorata ancora oggi.
Il maestro Hofmann, seguivo con piacere le sue lezioni, nonostante non sia dotata per niente nel disegno, proprio per il bel clima che c'era in classe. Oggi insegna alle mie figlie, e il Vladi lo vedo agli incontri con gli insegnanti e non cambia mai, sempre giovane uguale !

Ho vaghi ricordi degli insegnanti del ginnasio, ma ricordo la maestra Siebenbühler che mi ha fatto amare i classici della letteratura italiana, da Verga a Pirandello; e il maestro Chiesa, che insegnava matematica, dopo un inizio un po' ruvido dovuto alle sue perplessità sul binomio matematica e ragazza bionda, quando ha capito che i numeri sono proprio una passione per me come per lui, ha cambiato opinione.
Lavoro quotidianamente con i numeri, quindi la passione continua...

Alla scuola per assistenti d'albergo, c'erano parecchi maestri veramente bravi, forse perché essendo una scuola professionale insegnavano la "loro" materia, qualcosa che avevano scelto come professione.
Al maestro di italiano, di cui purtroppo non ricordo il nome che ci diceva di coltivare i nostri sogni, che ci insegnava anche tramite le canzoni, che chiamava le poesie del giorno d'oggi.
Un abbraccio al maestro Caneva, insegnante di vini e di vita, che mi ha dato un grande esempio di bontà, che dava tutto se stesso anche al di fuori delle lezioni e che se anche non é più qui con noi, non dimenticherò mai.
Ma soprattutto la maestra Tina Raselli, grande insegnante, grande persona.
La prima in assoluto che ha creduto in me professionalmente parlando, mi piacerebbe poterla incontrare oggi per dirle grazie, la sua fiducia nei miei confronti é servita ad alimentare la mia e come aveva previsto ce l'ho fatta !

Alla scuola alberghiera di Bellinzona devo dire grazie al maestro Notari (che in un'occasione mi ha fatto da ufficio di collocamento) e al maestro Scolari, che mi hanno sostenuto nelle scelte scolastiche successive permettendomi di arrivare dove volevo, spronandomi a provarci
Y gracias a Chiara por el español, me gusta siempre mucho (lo parlo meglio di come scrivo).

Penso che nessuno di loro leggerà il mio blog, ma un GRAZIE DI TUTTO CUORE ad ognuno di loro, visto che alcuni insegnano ancora mi auguro che parecchi altri ragazzi possano ricevere quello che ho ricevuto io da loro.
Magari ho involontariamente lasciato fuori qualcuno che al momento non mi viene in mente ma che mi permetto di inserire in futuro in questo elenco.

Chiaramente in tutti questi anni di scuola ho avuto maestri che avevano sbagliato professione, maestri noiosi, maestri senza niente da trasmettere, maestri annoiati, maestri senza passione, maestri senza conoscenze pedagogiche.
Penso che il non citarli equivale al solco che hanno lasciato nella mia vita scolastica, molto lieve, quasi di superficie, come le nozioni che loro sono riusciti a trasmettermi.

Ho parlato qui solo dei miei maestri "scolastici", ne ho avuto parecchi anche sul lavoro, ma forse farò un post speciale.

Auguro a tutti i ragazzi che sono tornati sui banchi in questi giorni di incontrare nella loro vita parecchi Maestri che sappiano trasmettere a loro l'amore per lo studio.

Leyla

Fasi delle vacanze

Ogni anno l'inizio della scuola coincide ovviamente con la fine delle vacanze.
Questo chiaramente per gli studenti perché io ho diciamo sei fasi :

1. la fase delle mie vacanze in concomitanza con le ragazze, giornate piene di cose da fare, da vedere da sperimentare; giornate di lunghe colazioni in giardino se é bel tempo, di visite ai musei, di spese al mercato, di pranzi o cene etnici (un po' come i fine settimana).

2. la fase delle mie vacanze in concomitanza con le ragazze e il marito, giornate di sicuro vicino all'acqua, sia in riva al fiume o al bordo di qualche laghetto alpino; giornate piene di nuotate, camminate, fotografie e giochi all'aria aperta (a volte anche qualche pesce).

3. la fase delle mie vacanze in concomitanza con le ragazze, ma loro assenti per il campo scout o dai nonni in montagna; questo vuol dire relax allo stato puro, aperitivi, cene con gli amici e uscite a gogo.

4. la fase delle mie vacanze con gli altri a scuola e al lavoro, forse la fase che mi piace meno, ci si alza presto, poi tutti escono, a parte me, non si ha tempo per fare chissà che, non si va da nessuna parte perché arrivano a pranzo, non si fa tardi la sera perché poi c'é scuola,....

5. la fase delle loro vacanze e io al lavoro, fase che mi piace poco, più della 4 ma sempre poco, anche se la mattino non devo correre (vedi fase 6), vuol dire passare fuori gran parte della giornata e arrivare a casa abbastanza stanchi con due ragazze che hanno dormito un po' di più, hanno voglia di fare e alla sera non andrebbero mai a letto !
Questa fase comunque é forse la più corta delle sei visto che fra campi scout, vacanze dai nonni, corsi estivi, giornate al centro sportivo e fasi precendenti le 10 settimane di vacanze estive vengono ben impiegate.

6. la fase della routine, quella da settembre a metà giugno, intervallata da una decina di giorni di vacanza ogni 6-7 settimane per chi va a scuola qui in Svizzera come le mie figlie.
É la fase più grande, fatta di corse, di compiti, di cartelle mai pronte, di richieste di vestiti che sono sempre nella cesta da lavare o stirare, di sacchi per la ginna-per il nuoto-per musica-ecc., di colazioni al volo, di bus presi di corsa e a volte persi per poter restare una mezz'oretta in più con le amiche, di riunioni con la scuola, di attività extrascolastiche da coordinare,...
É la fase che ci fa capire che riusciamo a fare 1000 cose al giorno senza nemmeno rendercene conto, pensate se dovessimo annotare per un giorno tutto quello che facciamo !
Ne verrebbe un elenco che nemmeno noi immaginavamo.

Se penso che ho-abbiamo ancora davanti 9 mesi di fase 6 sono già stanca, ma sono sicura che come tutti gli anni passati ce la faremo ad arrivare indenni a giugno.

Buon anno scolastico a tutti gli studenti, ai docenti ma anche a noi mamme !

a presto

Leyla

PS: solo per la cronaca, da noi le scuole sono cominciate il 30 agosto !