martedì 20 aprile 2010

Il Sangue dei fiori


Il libro di cui vi parlo oggi è " Il Sangue dei Fiori" di Anita Amirezzvani.
E' un libro che mi è piaciuto moltissimo, ambientato nella Persia del XVII secolo e racconta di una ragazza che poco prima che le venga assegnato uno sposo si trova a dover rivedere la sua posizione a causa della morte del padre.
Per poter sopravvivere deve andare con la madre a casa di lontani parenti, non sapendo cosa il destino le serberà.
La sua dote principale é una grande voglia di creare tappeti, arte in cui é brava e molto veloce, ma la situazione femminile non è di sicuro facile, e la protagonista deve lottare molto per non cadere nella schiavitù e nell'indigenza.
Fa da sfondo una Persia che non c'è più, da racconto da "1000 e una notte", eppure ancora oggi così attuale.

Mi é piaciuto soprattutto perché l'ho trovato non scontato, non é il solito libro dove alla protagonista
o vanno tutte storte per poi "risorgere" con un finale eclatante
o le va sempre tutto bene
la trama viene raccontata come avrebbe potuto effettivamente essere la vita di una qualsiasi ragazza in quel periodo e contesto.

Anche questo libro l'ho letto tutto d'un fiato, e dalle primissime pagine sono corsa a comperare dei datteri, che vengono menzionati spesso e che mi facevano proprio venire l'acquolina in bocca, visto che nel romanzo vengono menzionati spesso.


a presto

Leyla

3 commenti:

cuori e perline ha detto...

Grazie Leyla per questo suggerimento. Ho guardato nel catalogo della biblioteca, ma purtroppo non ce l'hanno... glielo propongo perchè mi ha incuriosito e vorrei leggerlo....
Ciao Annamaria

Mery ha detto...

Mi sono segnata il titolo perchè mi ha incuriosito la trama: grazie.
Buona serata,
Mery

Caterinette ha detto...

ah, la storia della creatrice di tappeti !!! Veramente belissima, ho letto il libro l'autussno scorso e mi è piaciuto molto. Concordo con te', è una storia dove si descrive la femminilità nelle sfaccettature piu' diverse.
Il passo dell'acquisto della lana al bazar è assolutamente cinematografico. Uno di quei, piuttosto rari, libri in cui oltre a vedere si riesce ad odorare.