Eccomi, non sono sparita, ma ho parcheggiato un pochino il blog e i lavoretti.
In effetti non ho niente di nuovo da mostrarvi, in quanto non ho prodotto praticamente niente.
D'estate, anche se lavoro, divento molto vacanziera, mi piace vivere all'aria aperta, trovarmi con gli amici, nuotare, leggere.
Porto sempre con me un semplice centrino che ho cominciato da una vita, diciamo una specie di imparaticcio, visto che di solito ce l'ho quando vado da mia suocera e lei mi insegna qualche nuovo punto o me ne fa tornare in mente qualcuno che ho imparato da piccola.
Quando ero piccolissima, passavo le giornata con la mia nonna Luisa che ricamava moltissimo, credo che abbia fatto la ricamatrice da giovane, ma non so se siano fantasie mie o se invece c'é un qualche fondo di verità.
Passava ore e ore a insegnarmi e a ricamare con me e io ricordo con molta tenerezza questi momenti.
Quando guardo le mie figlie ricamare con mia suocera, spero sempre che queste cose condivise possano essere un domani dei bei ricordi della loro infanzia e adolescenza.
Quando ho cominciato la prima elementare, c'era ancora il "lavoro femminile", ed io ho avuto la temutissima maestra Irene, oggi un'arzilla signora credo sui 90 anni che va ancora spesso a giocare a tombola.
Non mi piaceva fare lavoro femminile a scuola, e la maestra Irene era vicina di casa e amica di mia nonna e mi diceva sempre :
"Glielo dico alla tua nonna che non lavori bene"
ed io come per tutte le cose che mi venivano imposte, allora come oggi, ero veramente insofferente, e nascevano parecchi conflitti.
Cara maestra Irene, sono sicura che non leggerai questo post, ma voglio che tu sappia che se adesso mi piace così tanto ricamare, cucire e ogni genere di queste attività, lo devo a mia nonna, ma anche un po' a te e ricordo ancora ogni singolo lavoro che ho fatto durante le tue lezioni.
Comunque non so se ne avevo già parlato in precedenza ma a parte le lezioni di lavoro femminile, a casa trafficavo con lane e fili ecc.
Il vero amore per queste attività comunque é rinato, senza mai essersi spento, durante una mia vacanza di 22-23 anni fa a Pennapiedimonte, paesino in provincia di Chieti , ospite della famiglia Di Santo.
La nonna della mia amica Anna, le aveva fatto un corredo come si usava allora, non so se ora si fa ancora, composto da lenzuola, asciugamani, tovaglie, copriletti e altre meraviglie, tutte ricamate o all'uncinetto.
Da ogni singolo pezzo e da ogni singolo punto, traspariva l'amore che questa signora aveva messo nel creare qualcosa da trasmettere alle nipoti.
Forse senza che lei lo sappia, ha trasmesso molto anche a me, e parecchi anni dopo la ricordo ancora con molto affetto.
Cercherò di non aspettare due mesi per il prossimo post, ma nel frattempo sappiate che il tempo per sbirciare sui vostri blog lo trovo sempre, magari curioso solo, magari non lascio commenti, ma comunque vi seguo sempre.
Buona settimana e a presto
Leyla
3 commenti:
Anch'io devo molto alla mia nonna... Soprattutto d'estate io e mia cugina eravamo "obbligate" a fare mezz'oretta, un'oretta di lavori femminili prima di cominciare a giocare... Il mio tallone d'Achille era che mi stufavo spesso e volevo iniziare nuovi lavori.... Ma non si poteva. Oggi invece sì, e lo dimostrano i milioni di wip che ho!!!!
Anche a scuola facevamo lavori manuali, ma io mi divertivo un sacco, perchè mentre le mie compagne dovevano essere seguite, io mi portavo le cose che facevo a casa che già sapevo fare....
Lara
anch'io sono stata un'allieva della maestra Irene...ricordo i punti traforati imparati a scuola (accavallato doppio, gettata ecc.) come pure l'uncinetto e il ricamo a punto croce..ma che pasticcio ora so farlo perfetto sia sul diritto che sul rovescio... grazie a lei ho avuto anche una "bella" nota in disegno, dopo che il prof. Notari (severissimo) aveva visto i miei lavori femminili.Sandra
Le nonnne lasciano nel cuore un patrimonio di ricordi il cui valore purtroppo lo apprendiamo sempre quando non ci sono piu'!!!!! Ho fatto un giretto per il tuo blog e mi complimento con te per i bellissimi lavori che fai!
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