mercoledì 4 settembre 2013

51 - Oltre la rottamazione


Oltre la rottamazione
Matteo Renzi
pag. 112
Mondadori

Non so perché mi piace Matteo Renzi, o meglio so perché mi piace adesso, ma fin da subito quando l'ho visto la prima volta mi sono detta : "ecco un politico diverso".

Sarà stata la sua aria da bravo ragazzo, da scout under 40 come si definisce lui...
Sarà perché al contrario di quello che lui dice la politica non è un fatto anagrafico, conta certo l'esperienza, ma conta moltissimo anche la voglia di cambiare, di rinnovare, di non volersi sedere sugli allori...
Sarà che ha fatto suo il motto "Lasciate questo mondo migliore di come l'avete trovato" di G. Baden Powell, fondatore degli scout...
Sarà che a vederlo girare a Firenze in bicicletta c'ha quell'aria da fiorentino al lavoro...
Sarà che è il sindaco della mia città preferita...

Ma di sicuro dopo aver letto il suo libro e aver seguito la sua pagina FB so che mi piace per quello che pensa, per come lo dice, ma soprattutto perché "FA", e questo non è da tutti.

Un post nato per parlare di questo libro che ho divorato in poche ore, al quale ho fatto cose che mai nella mia vita avevo fatto ad altri (tipo orecchie e sottolineature, molte sottolineature), si sta trasformando nella prossima campagna elettorale per il sindaco Renzi, tranquilli io non posso nemmeno votare in Italia ;) e dei partiti italiani non capisco praticamente nulla, e se devo dirla tutta ho un po' gufato contro di lui quando si parlava di una poltrona a Roma, spero che mi scusi, ma volevo tenerlo lontano ancora un po' dalla fossa delle iene (lo so che erano leoni, ma al giorno d'oggi ...)

Il suo libro mi è piaciuto molto, è un libro positivo, che mi ha fatto ridere e sorridere, mi ha fatto capire meglio certi meccanismi assurdi della politica, mi ha fatto quasi annegare nella complessa burocrazia italiana ma soprattutto mi ha dato parecchi spunti di riflessione.

Ho amato moltissimo il racconto vero sulla Signora Rita, che si lamenta di tutte le mancanze vere o presunte di Matteo Renzi, ma appena un giornalista prova ad attaccarlo lei controbatte : "Fermo lì, te. Come ti permetti? Il mio sindachino me l'offendo da sola"

Ecco alcune frasi che mi sono rimaste "attaccate" di questo libro :
  • preferisco ammirare che invidiare
  • un leader  è chi leggendo i sondaggi, prova a cambiarli, non a contestarli
  • quando si sbaglia si usa sempre l' "io", quando si vince si usa sempre il "noi"
  • nell'esperienza da sindaco, agisco laicamente : ho giurato sulla Costituzione, non sul Vangelo. Rappresento la città, tutta intera, non solo quella che va a messa la domenica.
  • occorre far sì che il domani torni a essere il domani. Che esprima un'idea di Italia non solo per i prossimi tre mesi, ma magari per i prossimi venti anni. Un paese che non stia a piangere sui cervelli in fuga ma che provi ad attrarre i cervelli di chi vuol venire.
  • ... guardandoci allo specchio la mattina dobbiamo abituarci a pensare che le scelte per un Paese non si fanno per le elezioni successive, ma si fanno per le generazioni successive.
Come mi piace questo sindachino che dice :

Il futuro è passione, è sfida, è curiosità
 
 

Questo libro partecipa a "Io leggo italiano""100 libri in un anno", "Tributes Reading Challenge", "Reading Challenge 2013".

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