sabato 31 marzo 2012

Zigulì






Ho letto questo libro subito dopo quello di Insinna del post precedente, e penso che sia stato un errore.
Il libro raccoglie frasi e pensieri di un papà, Massimiliano su suo figlio Moreno, disabile.

Molto probabilmente non l'ho capito io, in tutte le recensioni che ho letto, sui blog che ne hanno parlato, dicono che traspare l'immenso amore di un padre per suo figlio.
Purtroppo non sono i sentimenti che ha suscitato in me.
Io ho percepito molta rabbia da parte di un padre per l'ingiustizia che gli é capitata ad avere un figlio diverso, alla rabbia perché parecchie cose non vanno secondo il modo in cui dovrebbero andare, alle lungaggini burocratiche per avere ogni cosa che dovrebbe essere logica.

Non mi é piaciuto il linguaggio scelto, le parole cosi crude, anche se probabilmente usando altri termini non avrebbe fatto così notizia, ma sarebbe passato per il solito libro di un papà alle prese con i momenti difficili della sua vita a contatto con l'handicap.
Avrei preferito un rispetto maggiore per la dignità di Moreno.

Da come ne parla l'autore sembra che solo lui stia soffrendo ed abbia il diritto di essere arrabbiato, ma purtroppo di casi come il suo ce ne sono molti, magari difficilmente più gravi del suo, penso però a chi ha un figlio disabile e non ha i mezzi finanziari con cui garantire le cure basilari.

All'inizio del libro fa un accenno alla mamma di Moreno, uno al fatto che non vivono assieme, se ho capito bene, ma da quello che scrive si desume che il bambino sia una sua completa responsabilità, in quanto racconta sempre di lui in prima persona.
Trovo un certo egocentrismo, lui che si occupa di Massimiliano, lui e l'Inter, lui e la fatica che fa, lui e la rabbia che prova...

Quasi tutti i commenti che ho letto si dividevano in due categorie :

  1. chi ringraziava per il libro e per non aver avuto figli disabili,
  2. e chi invece era genitore di un disabile e ringraziava Massimiliano di aver avuto il coraggio di esternare in modo così chiaro i loro pensieri. oppure era un operatore che aveva a che fare con ragazzi disabili e riconosceva la fatica.

Quello che non ho visto da nessuna parte é un commento, e dico anche uno solo di qualcuno che non la pensava così, ci saranno parecchi genitori di figli disabili che a volte si sentono stanchi, abbattutti e scoraggiati, ma che se avessero dovuto parlare dei loro figli ne avrebbero parlato diversamente.

Quando aspettiamo un figlio tutti ci auguriamo che sia sano, ci mancherebbe, ma purtroppo a volte non é così, fa parte delle ingiustizie della vita, ma credo che al posto di rivolgere la rabbia verso il proprio figlio o prendercela per quello che non potrà mai fare, parecchi di noi farebbero di tutto per fare in modo che quel poco che sa fare lo possa fare, ma soprattuto per fare in modo che a qualsiasi livello possa avere il miglior tenore di vita possibile, e non parlo in termini finanziari.

venerdì 30 marzo 2012

Neanche con un morso all'orecchio


Flavio Insinna mi piace molto e quando ho preso il libro pensavo che era il solito libro del solito comico, con battute, raconti ironici ecc.

Fin dalla prima pagina mi sono lasciata rapire e incantare, perché questo libro non fa ridere, nemmeno un po'.
Parte con il ricovero in ospedale del papà di Flavio, e da li si dipana tutta la storia, oserei dire un inno all'amore da parte di un figlio verso il padre che sta morendo.
Ogni capitoletto un racconto, un momento di vita, un ricordo.
Ma tutto senza smielature, Flavio a volte non era d'accordo con gli insegnamenti che gli venivano impartiti dal papà, ma come ogni figlio di una volta, li accettava e li rispettava.
Conoscendolo come attore, mi sembrava di essere li, fuori dalle cure intense che mi raccontava della sua vita, seduta vicina a lui, su quelle seggioline sempre così scomode, che magari sono anche comode, ma é la situazione che stai vivendo che te le fa sembrare così inospitali .
Spesso ho riconosciuto nelle sue parole le stesse senzazioni che ho provato io quando ho perso mio fratello, la stessa rabbia, la stessa impotenza e la stessa voglia di illudersi che andrà tutto bene anche se in fondo si sa già che non sarà così.

Un libro con parecchie belle frasi che mi sono annotata, alcune sue, altre no, ma tante belle parole.

"La vita non è una questione di gusti, è una questione di gusto"

giovedì 29 marzo 2012

Il Diavolo custode


Ho letto questo libro prima di andare a vedere il film, che é nelle nostre sale in questi giorni.
Se non ho capito male, il libro é una ristampa, nella prima edizione si trattava di un libro solo, mentre per la seconda edizione é stato aggiunta la seconda parte.

La prima parte mi é piaciuta, ho imparato parecchie cose sulla tetraplegia che non conoscevo, a cui non avevo mai pensato.
Racconta una storia vera di un nobile francese, Philippe Pozzo di Borgo, con racconti dell'infanzia, della giovinezza, l'incontro e la vita con la moglie, la malattia di lei, l'incidente di lui e la vita dopo questo incidente.
Molto toccante, per la sincerità nel raccontare e per gli argomenti trattati.

Nella seconda parte, una sorta di aggiunta, l'autore, nonché protagonista racconta dei momenti di vita, degli episodi, che ho fatto un po' fatica a seguire, anche per il fatto che non seguivano una linea temporale.
Sia sulla quarta di copertina che nella seconda parte del libro c'é un accenno a una nuova famiglia, ma che non viene mai descritto fino in fondo.

Tutto sommato un libro che mi ha fatto piacere leggere.

Nello stesso periodo in cui lo leggevo, una mia amica ha visto il film e mi ha raccontato la trama, che al contrario del libro si basa molto di più sul legame che si viene a creare fra Philippe e Abdel, l'uomo che viene assunto per accudirlo.
Nel libro si parla del loro legame, ma non traspare una sorta di complicità come nel film.

mercoledì 21 marzo 2012





Per una volta non vi parlo di libri, ma delle domande a cui ho risposto su questo bellissimo sito a proposito delle nostre abitudini green.

Se siete curiose di sapere quali sono andate qui.

Ho scoperto questo sito leggendo il post di un'altra blogger che vi aveva partecipato, credo Palmy, mia fonte inesauribile d'ispirazione, e mi sono chiesta che cosa facevamo noi per vivere in modo green.
Alcune abitudini sono talmente radicate in noi che non é stato facile catalogarle come buone abitudini, mentre mi sono accorta rileggendomi le altre interviste che ho/abbiamo ancora molto margine di miglioramento.

Come ho detto nell'intervista vorrei impegnarmi di più, sto stilando una mia lista personale di cosa posso fare, ma per adesso sono tutti appunti presi un po' a caso, appena riuscirò ad abbozzarla farò un post.


sabato 17 marzo 2012

L'educazione delle fanciulle



Questo libro si legge molto velocemente e racconta la differenza fra l'educazione delle fanciulle in due tempi diversi, ai tempi di Franca Valeri e ai tempi di Luciana Littizzetto.

Scritto come un'intervista a due voci in apparenza, ma non è così, a volte una parla di una cosa e fa una domanda e la risposta che l'altra da non c'entra.
Di sicuro ho preferito la parte scritta dalla Littizzetto, forse perchè più vicina a me in quanto a età, ma soprattutto per alcune cose che racconta a proposito della sua famiglia e che ce la fa sembrare ancora più vera.

Una frase su tutte mi è piaciuta particolarmente :

E' una cosa che mi hanno insegnato i figli : tu li vuoi portare da una parte e loro vanno da un'altra.
Tu semini tantissimi narcisi e improvvisamente crescono dei meravigliosi tulipani.
Ma tu volevi i narcisi, cacchio.
Poi però quando vedi i tulipani, dici :
"Sai cosa ? Forse son persino meglio i tulipani..."
Questo è proprio bello.
Perchè non è vero che non fioriscono; semplicemente fioriscono diversamente da come vorresti tu.
Luciana Littizzetto

Un libro comunque piacevole

lunedì 5 marzo 2012

Il ladro di merendine di Andrea Camilleri

Come mi ero riproposta ho iniziato a leggere un libro di uno scrittore famoso che non avevo mai letto.
Ho deciso di cominciare con Camilleri.
Ho preso a caso "il Ladro di merendine" fra i molti che ha scritto, mi sembrava un libro piccolo, da leggere in fretta.
Fin dalle prime pagine ho avuto qualche problema a causa dei numerosi termini in siciliano, ma andando avanti ho cominciato a "farci l'orecchio" e la trama mi ha preso molto.

Nel libro c'erano riferimenti ai primi due libri della serie di Montalbano, in effetti questo dovrebbe essere il terzo libro , la prossima volta che passerò in biblioteca sono sicura che prenderò i primi due, anche se sono curiosa di sapere come prosegue la storia fra Salvo e Livia.

Mi sono avvicinata a Montalbano totalmente a digiuno, non ho mai nemmeno visto un film della serie con Luca Zingaretti.
La cosa che mi é piaciuta molto a parte la trama, sono i continui riferimenti alle pietanze tipicamente siciliane che ti fanno venire l'acquolina in bocca.

Ho deciso di continuare i miei post in cui parlo dei libri che leggo, non penso di mettere la trama, ci sono blog che lo sanno fare molto meglio di me.
E non mi arrogo nemmeno il diritto di fare della critica letteraria, non ne sono all'altezza, in quanto mi riesce meglio leggere che non scrivere e quindi non mi permetto di giudicare chi lo sa fare di sicuro meglio di me.
Metterò però le mie opinioni in merito al libro, quello che mi ha trasmesso.
A volte leggendo le recensioni e le critiche su altri libri che ho letto mi sono accorta che ci sono pareri che divergono molto fra loro, libri che a me sono piaciuti che vengono definiti noiosi, libri che io ho trovato "così così" che vengono definiti dei capolavori.
Ma vi consiglio di leggere il post di Alchemilla che riesce a parlare dell'opinione altrui molto bene.

Buone letture e a presto

martedì 28 febbraio 2012

Letture e assenze



E' da moltissimo che non aggiorno il blog, il periodo é frenetico e lavoro a tempo pieno, per questo non riesco più ad aggiornare come vorrei, anche se non sono mai stata molto produttiva nemmeno prima.
Un po' ho seguito i vostri blog, un po' raramente ho commentato, quello che sono riuscita a fare abbastanza costantemente é leggere, aproffittando delle solite due ore giornaliere di mezzi pubblici.

Ed é per questo motivo che mi dispiace di aver perso questa bellissima sfida di lettura di " La magia del vento" : 35 libri da leggere nel corso del 2012, andate sul suo blog a vedere come hanno suddiviso i libri per arrivare fino a 35.

Il libro ispiratore che hanno scelto é : Se per un anno una lettrice di Nina Sankovitch, libro che ho, ma che non ho ancora cominciato.
La storia é vera ed é scritta dalla protagonista, Nina dopo la morte della sorella riempie la vita di 1000 attività, ma dopo circa tre anni si accorge che non é quello che vuole.
Decide allora di dedicare una parte della sua giornata alla lettura e di leggere un libro al giorno e di recensirlo sul suo blog.
Come ho detto non l'ho ancora letto e ve ne saprò dire di più in seguito.

Forte del fatto che ho ricevuto da parenti e amici una vagonata di libri (in diversi hanno fatto piazza pulita delle loro librerie) ho deciso di intraprendere la mia sfida personale, che a breve potrete trovare qui.

Al posto dell'elenco dei libri letti, che ho scoperto essere largamente incompleto, ho deciso di postare la mia sfida personale 2012.
Mi sono iscritta su anobii e ho creato la mia libreria.
Secondo la statistica, nel 2011 ho letto 27 libri, per un totale di 9525 pagine, mi piacerebbe poter superare questi numeri e mi sono messa d'impegno, tenendo presente sempre che leggere é un piacere e non un obbligo.

Vi lascio con i suggerimenti di Nina (tradotti da me) per poter leggere molto :

Abbiate sembre un libro con voi
Leggete mentre aspettate
leggete mentre mangiate
leggete mentre fate allenamento
leggete prima di andare a letto
leggete prima di alzarvi dal letto
leggete invece di aggiornare Facebook
leggete invece di guardare la tv
leggete invece di passare l'aspirapolvere
leggere mentre passate l'aspirapolvere
leggete con un gruppo di lettura

leggete con i vostri figli
leggete con il vostro gatto
leggete per il vostro cane
leggete in base ad un programma
abbiate sempre un libro con voi.


a presto e buone letture
Leyla

giovedì 23 giugno 2011

Il venerdì del libro - La foresta di girasoli


Ho letto recentemente "La foresta di girasoli" di Tory Hayden e mi é piaciuto molto, anche se si discosta dai libri che é solita scrivere.
Vi mando qui per recensione, intervista e biografia.
Normalmente racconta della sua esperienza come insegnante di piccole classi di bambini con problemi emotivi, qui sempre restando nell'ambito dei problemi psicologici cambia decisamente registro, raccontando non una storia vera, ma che potrebbe esserla.
Dopo aver letto parecchi libri sull'olocausto e sugli ebrei volevo leggere qualcosa di diverso, ma anche qui la storia, raccontata da Lesley, la figlia di 17 anni, ruota attorno ai problemi della madre Mara, una donna ungherese passata per i "Lebensborn" della Germania nazista.

Su diversi siti che ho visitato, si parla di questi "Lebensborn" come di luoghi idilliaci dove le ragazze andavano a passare il periodo della gravidanza e il parto.
In effetti sono luoghi molto ben tenuti, con camere luminose e pulite, sale per neonati molto accoglienti e ottimo cibo.
Purtroppo la realtà é ben diversa, le ragazze vengono scelte in base a dei criteri di purezza ariana, e vengono mandate in queste "Sorgenti di vita" per mettere al mondo bambini per le SS, spesso sono già incinta di soldati tedeschi, ma spesso, vengono reclutate giovanissime, senza il loro consenso, e messe a disposizione dei soldati come animali da riproduzione.
Quello che quasi tutte queste ragazze non sanno é che non potranno tenere i loro bambini, che verranno cresciuti in puro stile nazista.

E pensare che volevo un libro un po' più leggero.
Come qualcuno mi ha fatto notare in FB, parlo solo di libri e non più di cucito e ricamo.
In effetti sono in una fase creativa nulla, anche dovuto a parecchie altre cose che sto facendo in casa che non mi lasciano molto tempo.
Mentre visto che leggo sul bus per venire al lavoro, ho giornalmente un paio di ore da dedicare alla lettura.
Buon fine settimana a tutte, qui con un sole splendido
Leyla

venerdì 20 maggio 2011

La Schiava di Granada


Il libro che ho divorato questa settimana é "La schiava di Granada" di Augustin Sanchez Vidal, ambientato in Spagna ai tempi dell'Inquisizione.
Racconta la storia realmente accaduta, ma narrata qui come un romanzo, di una donna o di un uomo che deve presentarsi davanti al tribunale per far si che questo possa essere stabilito.
Vi lascio con una recensione qui.
Mi é piaciuto molto anche se alcuni passaggi "anatomici" ho fatto fatica a seguirli, e trovo che il titolo in spagnolo "La esclava de nadìe" (la schiava di nessuno) é più idoneo alla trama.

mercoledì 27 aprile 2011

Share one day : a painting

Partecipo all'iniziativa di Mens Sana.

Il mio quadro preferito in assoluto é questo :

La dama con l'ermellino di Leonardo da Vinci.

L'opera fu commissionata da Ludovico Il Moro, circa nel 1488, quando ricevette dal re di napoli il titolo di cavaliere dell'Ermellino.
La ragazza ritratta dovrebbe essere Cecilia Gallerani, all'epoca giovane amante del Moro.

Attualmente il dipinto é conservato al Czartoryski Muzeum di Cracovia.
Pare comunque che il comune di Vigevano stia lavorando per portare il quadro nella torre del Bramante per un'esposizione, che inutile dire mi vedrà in prima fila!

venerdì 22 aprile 2011

100 post e libro del venerdì

Festeggio il mio 100° post con il consiglio di un blog che mi piace molto, ma sono di parte, visto che il blog in questione é quello di mia figlia, Momenti di vita.
In uno dei primi post dice che le fotografe della famiglia siamo io e sua sorella, invece io credo che lei sia una fotografa bravissima, oltretutto riesce ad accompagnare ogni foto con delle belle frasi (non solo per le bellissime parole che ci dedica).
In famiglia ci sono altri due blog, uno nuovo nuovo di Anastasia di cui vi parlerò quando avrà qualche post in più e l'altra é ancora solo un progetto e ve ne parlerò più in la.


Per restare in tema del venerdì del libro vi consiglio Piccoli limoni gialli, un bel libro di Ingemarsson Kajsa, che mi é piaciuto moltissimo, per la recensione qui.
Non mi ricordo su quale blog, o forse già fra i consigli del venerdì del libro, mi ero segnata questo titolo che mi attirava molto.
Poi un giorno ero in fila alla posta e l'ho visto sull'espositore, l'ho preso e l'ho letto in pochissimo tempo.
Mi é piaciuto molto forse perché anche a me piacerebbe aprire un ristorantino o un alberghetto come quello descritto dal libro, e chissà, magari un giorno...

Auguro a tutti voi una Buona Pasqua
Leyla

venerdì 15 aprile 2011

Le valigie di Auschwitz

A scuola di mia figlia i compagni a turno stanno presentando dei libri.
Un ragazzo ha parlato del libro "Il bambino con il pigiama a righe", libro che ho letto, mi é piaciuto ma che mi ha lasciato un filo di freddo alla schiena.
Lei ha appena letto "il diario di Anna Frank", e voleva restare sul tema (non per la presentazione), e ha scelto questo libro: "Le valigie di Auschwitz".
L'ho letto prima di lei, sfruttando un viaggio in treno.
Un bel libro che tramite 4 racconti distinti fra loro parla dei cambiamenti che avvengono nella vita dei bambini ebrei dalla promulgazione delle leggi raziali fino al momento che la gestapo bussa alla porta e ordina loro di fare le valigie, che danno appunto il titolo del libro.
I racconti sono narrati dal punto di vista dei bambini.
Un libro che si legge in fretta, come si può dedurre non a lieto fine, scritto in modo che i bambini possano intuire cosa voleva dire essere un bambino ebreo durante la guerra.

venerdì 18 marzo 2011

La donna che leggeva al morte

Per il venerdì del libro vorrei parlare di "La donna che leggeva la morte", un avvincente thriller di Carol O'Connell.
Come altri di cui ho parlato precedentemente, anche questo l'ho comprato da regalare, in questo caso a mia mamma per il compleanno, e anche questo come i suoi predecessori mi é arrivato in prestito dopo aver fatto più o meno il giro della famiglia.
Il libro parla di un fatto avvenuto una ventina di anni fa.
Due fratelli entrano assieme in un bosco, ma solo uno ne esce vivo, del secondo non c'é più nessuna traccia.
Dopo vent'anni ecco che sulla veranda del padre comincia ad arrivare un osso ogni tanto, il padre richiama il figlio ancora vivo, che se ne era andato dal paese al momento della tragedia.
Parecchi personaggi ruotano attorno alla storia, e ognuno di loro potrebbe essere il colpevole di quel vecchio omicidio.
Un libro che mi ha preso fin dalla prima pagina, ho avuto solo una perplessità, non ho capito cosa c'entra il titolo.
Avevo già letto un altro libro scitto da questa autrice "Susan a faccia in giù nella neve", di cui vi parlerò in un altro post.
Sto leggendo "Fate i compiti" di Lucia Rizzi, o tata Lucia di SOS tata, che da consigli su come aiutare i nostri figli ad amare la scuola.
E' un libro molto interessante che da diverse dritte su come comportaci con i nostri figli, alcune le conoscevamo già, mentre altre comincieremo a metterle in pratica.
Trovo comunque che anche parecchi insegnanti dovrebbero leggerlo, in quanto spiega come far amare la scuola ai nostri figli.Questo libro per i più piccini é stato letto innumerevoli volte, ed ha superato indenne tutte le scremature che sono state fatte alla nostra biblioteca di casa e nonostante le mie figlie (ma anch'io) abbiano superato l'età ogni tanto lo sfogliano ancora.

Se dai un biscotto a un topo...
il topo ti chiederà un bicchiere di latte.
E se avrà il latte ti chiederà
sicuramente una cannuccia.....

Ho fatto quindici giorni di vacanza e in un giorno di raptus sono andata in una vecchi libreria di libri usati ed ho fatto incetta con le mie figlie.
Da piccola frequentavo molto questa libreria con la mia mamma, avevano i libri in ottime condizione a dei prezzi veramente imbattibili.
Alcuni anni fa il proprietario é deceduto e una signora ha continuato con la conduzione.
Devo dire che come tutte le cose quando cambiano non sempre é per il meglio, ora la biblioteca si orienta molto di più verso libri esoterici, di libri usati ce ne sono sempre molti, ma ad un prezzo veramente alto, sempre vantaggioso ma caro.
Sono riuscita comunque a fare trovare diversi libri che mi interessavano.

In zona conosco sei librerie di libri usati, questa era al mia preferita, ma ora scivola al secondo posto.

Buona lettura a tutti
Leyla

martedì 22 febbraio 2011

giovedì 3 febbraio 2011

Una stagione l'inverno


Fontana sulla Bahnhofstrasse a Zurigo.