lunedì 8 marzo 2021

Il peso della farfalla

Il peso della farfalla
Erri De Luca
Ed. Feltrinelli
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Ho trovato questo libro breve in una cabina telefonica convertita in biblioteca gratuita e l'ho preso al volo.
Ho in lettura libri un po' impegnativi e questo mi sembrava il libro giusto per alleggerire un po'.
Non é stato così, in un primo momento mi é sembrata una storia normale, ma mi ha scavato dentro e mi ha lasciato diversi pensieri.
Una storia sulla solitudine come scelta individuale, sulla gerarchia fra i camosci, sul rispetto fra uomo e animale.
Mi é sembrato di rivivere le stesse sensazioni e lo stesso amore per la montagna che avevo percepito nel libro di Paolo Cognetti "Le otto montagne", una voglia di sedersi al margine del bosco a rilassarsi, a rigenerarsi e a fare pace con se stessi.

Questo é il secondo libro che leggo di Erri De Luca, e prima di scrivere questo breve post, sono andata a rileggermi quello che avevo scritto su "Storia di Irene".
Posso affermare con sicurezza che oggi, il mio post su quel libro sarebbe molto diverso, perché nonostante quello che avevo scritto, ancora oggi a distanza di 6 anni, é un libro che ricordo con piacere e a cui ripenso.
Penso che non mi fermerò qui con questo scrittore.

Trama dal sito dell'editore:
Il re dei camosci è un animale ormai stanco. Solitario e orgoglioso, da anni ha imposto al branco la sua supremazia. Forse è giunto il tempo che le sue corna si arrendano a quelle di un figlio più deciso. È novembre, tempo di duelli: è il tempo delle femmine. Dalla valle sale l’odore dell’uomo, dell’assassino di sua madre.
Anche l’uomo, quell’uomo, era in là negli anni, e gran parte della sua vita era passata a cacciare di frodo le bestie in montagna. E anche quell’uomo porta, impropriamente, il nome di ‟re dei camosci” per quanti ne ha uccisi. Possiede una Trecento magnum e una pallottola da undici grammi: non ha mai lasciato la bestia ferita, l’ha sempre abbattuta con un solo colpo. Erri De Luca spia l’imminenza dello scontro, di un duello che sembra contenere tutti i duelli. Lo fa entrando in due solitudini diverse: quella del grande camoscio fermo sotto l’immensa e protettiva volta del cielo e quella del cacciatore, del ladro di bestiame, che non ha mai avuto una vera storia da raccontare per rapire l’attenzione delle donne, per vincere la sua battaglia con gli altri uomini. ‟In ogni specie sono i solitari a tentare esperienze nuove,” dice De Luca. E qui si racconta, per l’appunto, di questi due animali che si fronteggiano da una distanza sempre meno sensibile, fino alla pietà di un abbraccio mortale. ‟La montagna nasconde, ha vicoli, soffitte, sotterranei, come la città dei suoi anni più violenti, ma più segreti.


5/2021
Sfida personale 132. Un libro che parli di natura

Ho imparato che anche in poche pagine si possono trasmettere forti emozioni.

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