lunedì 10 maggio 2021

Il valore affettivo

 
 
Il valore affettivo
Nicoletta Verna
Ed. Einaudi
pag. 304
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Durante il primo lockdown mi sono ritrovata per la prima volta in vita mia ad aver parecchio tempo libero, ho penasto che avrei letto il triplo, visto che in periodi normali riesco a leggere nei ritagli di tempo, e invece no, ho cambiato un po' il modo di leggere, ho letto tanto, questo si, ma ho letto in modo diverso.
Se prima mi dedicavo a letture un po' tutte simili fra di loro, concentravo il tempo sui miei scrittori preferiti, durante questa pausa forzata, ho diversificato molto, mi sono iscritta a diversi gruppi di lettura, ho conosciuto scrittori che non avrei mai approcciato, ho spaziato fra i generi.

Questo libro l'ho letto con il gruppo di lettura su instagram #ioleggoeinaudi e quasi tutte le volte, la lettura del mese mi ha portato fuori dal mio raggio d'azione letterario.
Sono sincera, non avrei mai scelto questo libro, ma perché leggendo il riassunto, mi ero immaginata altro.
Mi é piaciuto, l'ho trovato bello, profondo e scorrevole.

Da una parte abbiamo Bianca, che é cresciuta nell'ombra di Stella, restando sempre un po' in secondo piano, vivendo di luce riflessa, fino a quando durante l'adolescenza Stella muore, si scopre solo verso la fine del libro in che modo.
Dopo la morte di Stella, cominciano i problemi in famiglia e Bianca continua a vivere nell'ombra del ricordo della sorella, trincerandosi dietro ad un senso di colpa che la porta ad avere varie ossessioni.

Ho trovato la vita di Bianca molto sottotono, nonostante l'agiatezza datale dalla sua situazione sentimentale, sempre alla ricerca di qualcosa che le avrebbe permesso di riavere Stella.

Questo libro mi ha lasciato parecchi spunti di riflessione sul dopo, su quello che succede a chi sopravvive, dopo  una tragedia, dopo la morte di una persona cara.
Ovviamente non siamo tutti uguali nell'assimilare una perdita, in ognuno innesca una reazione diversa, ma penso che il punto comune sia che dopo un fatto del genere ci sia un prima e un dopo, una sorta di giorno zero, il prima della perdita e il dopo.
Il come continuare spesso non é una questione di scelte, ma di come ogni singola persona riesce ad affrontare e ad eleborare il lutto.

18/2021

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