sabato 23 marzo 2013

31 - Tra amici


Tra amici
Amos Oz
pag. 144
Ed. Feltrinelli
traduzione di Elena Loewenthal

Continua qui la mia strada per arricchire di nuovi scrittori il mio viaggio attraverso la lettura.
Amos Oz mi attirava già da diverso tempo, e complice la recensione di Michele Fazioli, ho deciso di cominciare dal suo ultimo libro.

"Tra amici" è ambientato nel kibbutz Yekhat, 8 storie dedicate ad altrettanti personaggi, che si intrecciano fra loro nella vita comunitaria di un Kibbutz degli anni 50.

Il re di Norvegia : il protagonista è il giardiniere Zvi Provizor, la sua passione è dare agli altri brutte notizie, ascoltate dalla radio o lette sui giornali, infarcisce i suoi discorsi su tragedie, allagamenti, catastrofi ovunque nel mondo.

Due donne : è la storia di Osnat che viene lasciata da suo marito per la sua vicina di casa Ariela, alla quale manda un biglietto su come prendersi cura dell'ex marito.

Tra amici : è il racconto di un padre che non si da pace perchè sua figlia diciassettenne è andata a convivere con David, suo ex professore di una cinquantina di anni e leader indiscusso del kibbutz.

Papà : è la storia di Moshe che a fatica riceve qualche ora di permesso per poter far visita al padre ammalato e in ospedale.

Un bambino piccolo : il piccolo Yuval è obbligato come tutti gli altri bambini a dormire nella casa dei bambini, lontano dai genitori, ma è costretto a subire i maltrattamenti dei compagni e delle educatrici.

Di notte : il segretario Yoav è di turno settimanale con la ronda notturna e incontra Nina, la donna che gli piace fin da ragazzo e che proprio questa notte ha deciso di lasciare il marito.

Dir Ajlun : Yotam si sente soffocare nel mondo circoscritto del kibbutz e vorrebbe viaggiare, lo zio, partito anni prima e diventato ricco vorrebbe pagargli gli studi in Italia, il Consiglio del Kibbutz non è d'accordo perchè va contro i loro princìpi fondamentali.

Esperanto : il calzolaio Martin, sofferente, ha come sogno di insegnare l'esperanto, perchè pensa che se le persone avranno una lingua in comune, nel mondo cesseranno le guerre, in quanto provocate dal non comprendersi fra i popoli.

Questo libro mi è piaciuto molto e aiuta a capire com'era la vita in un kibbutz in quegli anni.
Si parlava di parità fra uomo e donna, ma le donne avevano accesso solo ad alcune occupazioni : cucina, lavanderia, pollaio, educazione dei bambini.
Settimanalmente venivano tenute delle riunioni in cui venivano discussi i temi principali, ma in fondo erano i fondatori, quelli più "chiusi" che alla fine avevano l'ultima parola.
Per poter lasciare il Kibbutz anche solo per poche ore bisognava chiedere dei permessi e non sempre venivano concessi.
Dopo il periodo militare obbligatorio per tutti, dovevano lavorare per almeno 3 anni nel kibbutz prima di avere accesso agli studi superiori.
Era il consiglio del kibbutz che stabiliva inoltre qual'era il ciclo di studi a cui iscriversi, non a seconda delle capacità e dei desideri dello studente ma in base alle necessità della comunità.
Come ho già detto sopra, i bambini dormivano nella casa dei bambini, separati per fasce d'età e non con i genitori, venivano inoltre cresciuti con delle regole molto rigide.

Penso che la vita non fosse molto facile, con molto lavoro e poche soddisfazioni personali.

Uno scrittore che mi ha fatto piacere leggere e che rileggerò.
Questo libro, come la maggior parte dei libri di Amos Oz è stato tradotto da Elena Loewenthal, a sua volta scrittrice di parecchi libri.
Io ho letto "Conta le stelle, se puoi" che mi era piaciuto moltissimo, raccontava di come sarebbero state le sorti degli ebrei in Italia, se al "Mussolino" fosse venuto un colpo nel 1923.

Questo libro partecipa a "100 libri in un anno", "Tributes Reading Challenge", "Reading Challenge 2013".

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