I bambini di Svevia
Romina Casagrande
ed. Garzanti
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Penso che questo sia un po' il libro del momento, lo si vede ovunque, e diversi blog ne parlano, e nonostante io di solito ci metto molto di più a dare fiducia ad un libro, devo dire che non appena l'ho visto fra i "nuovi acquisti" in biblioteca l'ho preso subito.
Non mi sono nemmeno fatta spaventare dalle 400 pagine circa e dal poco tempo a disposizione in quanto il libro é prenotato per fine febbraio.
In effetti dopo aver letto per anni libri anche molto voluminosi, il blocco della lettrice sono riuscita ad arginarlo in parte scegliendo libri non troppo copiosi e in parte comprando degli occhiali da lettura, ma questa é un altra storia...
Fin dalle prime pagine il libro mi ha preso benissimo, la storia della piccola Edna arrivata in una fattoria della Svevia a dieci anni, intrecciata con la Edna di oggi, quasi novantenne mi ha tenuta incollata in ogni momento libero.
Il suo viaggio con Emil, uno spennacchiato papagallo che aveva salvato con Jacob quando erano tutti e due bambini, é stato anche il mio viaggio, grazie alla cartina disegnata sulla copertina ho potuto essere al suo fianco, come se stessi leggendo la sua di mappa.
Ho amato i protagonisti che man mano le si affiancavano, e mi sono anche un po' ritrovata in questa Edna anziana, in quanto spesso mi piace parlare con le persone che incontro e che non conosco, quasi sempre ne escono piccoli spaccati di vita che mi fanno conoscere le persone sotto altri aspetti e che mi fanno capire che dietro ognuno di noi c'é una storia, un vissuto.
Mi ha solo lasciata un po' perplessa il finale del libro, che non svelerò per non anticipare nulla a chi non ha ancora letto, ma l'ho trovato un po' controcorrente rispetto a tutta la storia.
Nonostante questo, rimane di sicuro uno di quei libri che vorrei far leggere a tutti!
08/2020
Sfida personale: 99. un libro con uno o più bambini protagonisti
Foto: Parco giochi del Parco Ciani, Lugano
Cosa ho imparato?
Sono venuta a conoscenza della storia dei bambini di Svevia, una pagina dolorosa nel passato di molte famiglie, di cui non avevo mai sentito parlare.
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