Il secondo libro della sfida che ho affrontato è "Zazie nel metrò" di Raymond Queneau.
Il libro non mi è piaciuto per niente, è strampalato, strano, incasinato e come si dice da noi "salta di palo in frasca", nel senso che nel bel mezzo del discorso comincia a parlare di tutt'altro.
Alla decima volta in poche pagine che parlava della dolcezza della zia Marceline ho avuto una crisi glicemica.
Spesso nel testo ci sono parole fra parentesi, come se fosse un copione teatrale, penso che la parola (gesto) è scritta fra parentesi almeno 100 volte.
Nei commenti su anobii ne ho letto di entusiasti, forse non era lo stesso libro, e ne ho letto parecchi che la pensano come me : bocciato!
In diversi commenti ci si chiede se magari non sia stata colpa del traduttore, o della difficoltà di tradurre un surrealista come Quenau, qualcuno si chiede se non era meglio leggerlo in lingua originale.
Ecco di questo sono sicura al 100%, nonostante io legga anche in francese, l'idea di riaffrontarlo da capo non mi sfiora per niente.
Nell'edizione che ho letto io c'è sul fondo una nota del traduttore su quanto sia difficile tradurre Queneau a causa dei molti giochi di parole, ma anche questa paginetta e mezzo è scritta in modo molto arzigogolato.
Spesso, molto spesso, direi a ogni capitolo ho avuto la tentazione di sostituirlo con un altro, ma mi sono imposta di andare fino in fondo, in quanto non è mia abitudine abbandonare un libro.
Come ho già detto in un post precedente ho sempre un libro nella borsa, ovunque io vada, solo che in questo caso evitavo di tirarlo fuori, e questo per me è il sintomo più lampante che un libro non mi piace, se no aproffitto di ogni momento per leggere.
Con il senno del poi avrei dovuto capire perchè l'ultima volta è stato preso a prestito dalla biblioteca nel 2001.
Sfida LeggiAmo 2013
Libro 2/50
Sezione Alfabeto, lettera Q
Lista LeggiAmo 2013
totale libri 2013 : 3
1 commento:
Grazie Leyla per questa recensione.
Anche io lessi questo libro un pò di tempo fa e vidi anche il film, a me piacque, non mi fece impazzire ma neppure inorridire.
Come dice Pennac nei suoi Comandamenti... è previsto "il diritto a non finire un libro" ma anche io come te, non ce la faccio ad abbandonare un libro e di solito proseguo fino alla fine, sperando in una svolta.
Grazie per aver esternato la tua opinione... ci si scrive alla prossima recensione per LeggiAmo
Un abbraccio
Lena
P.s.: come da regolamento, ogni post che si riferisce a LeggiAmo deve contenere non solo il logo ma anche link di riferimento all'iniziativa ;-)
che posto qui
http://lalocandadeilibri.blogspot.it/p/leggiamo-partecipanti-regole.html
Grazie
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